La sicurezza: tra analisi dei dati e monitoraggio delle politiche
di di Alberto Frondaroli - Rocco Giordano - Carlo Putignano
Il tema della sicurezza stradale è al centro del dibattito politico, sia per gli aspetti regolamentativi sia per le politiche ritenute necessarie affinché gli «attori» infrastruttura-veicolo-ambiente possano muoversi nella logica di sistema. Le esperienze maturate nel corso degli anni attraverso i numerosi studi e ricerche ci hanno consentito di tracciare le criticità che negli ultimi 20 anni hanno caratterizzato la mobilità del Paese.
Negli anni ’80 il tema di fondo della sicurezza era legato soprattutto alle infrastrutture, sia per la scarsa capacità sia per gli standard operativi, con una mobilità che andava sempre più orientandosi ai mezzo privato.
Negli anni 2000 è scoppiato il primo conflitto tra la scarsa capacità delle infrastrutture e il tasso di motorizzazione del Paese. Conflitto che in assenza di interventi di mitigazione ha spinto a modificare il comportamento degli utenti della
strada che ormai utilizzano sempre più per la fascia di età dai 18 ai 40 anni le due ruote per effetto della congestione e delle limitazioni ad accedere ai grandi centri urbani. Nel frattempo il «conflitto» tra le componenti del sistema ha fatto
emergere due elementi importanti:
una fascia giovanile sempre più «distratta» alla guida;
un sistema dei controlli che richiede una maggiore sistematicità e un rafforzamento delle sinergie tra i diversi organismi deputati al controllo.
Per l’autotrasporto gli studi nel corso degli anni hanno aperto squarci per fare chiarezza sul ruolo dei veicoli commerciali in ordine alla incidentalità. Gli attori, con i loro cambiamenti, hanno cercato di definire ruoli e criticità per possibili azioni di intervento finalizzate ad una mobilità più sicura.